Pubblicato su politicadomani Num 88 - Febraio 2009

“Scuole” di partito?

di Giorgio Campanini*

Il Partito Democratico ha promosso nel mese di settembre una “Scuola di partito” che si è caratterizzata, a quanto si apprende dalla stampa, per una serie di discorsi di leaders nazionali. Questo stesso fatto (e cioè la pubblicità e il riscontro mass-mediale) consentono di dubitare che di vera “scuola” si sia trattato: ad essa si addicono lo studio, il silenzio, il dialogo assai più che non la “visibilità” delle tribune televisive. Ora che quella esperienza è alle spalle, si pone tuttavia il problema, vasto e complesso, della formazione politica, in ordine al quale si impongono tuttavia tre essenziali riflessioni.
In primo luogo, mentre si deve riconoscere che fare politica non si impara a scuola ma attraverso lo studio dei problemi, da una parte, e l’impegno nella società civile, dall’altra, è tuttavia opportuno che un grande partito, come vuole essere quello Democratico, abbia un suo autonomo centro di riflessione, sia pur evitando la ambigua luce dei riflettori televisivi.
In secondo luogo - salvo particolari momenti, come “settimane sociali” di studio residenziali - si dovrebbe prendere atto che la vera dimensione di queste scuole dovrebbe essere provinciale, interprovinciale o, al più, regionale: con le masse non si fanno “scuole” ma solo propaganda.
In terzo luogo, sarebbe presuntuoso da parte del Partito Democratico, rivendicare un’assoluta autosufficienza della politica e fare dunque di queste iniziative di studio una “passerella” di politici, ora nazionali, ora locali; occorre invece mettere a frutto le esperienze e le competenze in atto nella società civile, dal non profit al volontariato, alle università... Non mancano certo gli “intellettuali di area” ben disponibili ad una disinteressata e seria collaborazione.
Ben vengano, dunque, le scuole, come serio momento di approfondimento dei problemi e non di indottrinamento o, peggio ancora, di auto-celebrazione.

* Sociologo, storico, Professore f.r. di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Parma

 

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